Il veterinario avverte: attenzione alle piante pericolose per gli animali domestici.
Tutte le piante domestiche non fanno bene al tuo animale domestico.
In effetti, tutte le piante domestiche sono un po’ dannose e talvolta anche pericolose per gli animali domestici. I bordi affilati delle foglie di pianta possono ferire l'intestino e la consistenza densa può causare stitichezza nel tuo animale domestico. Allo stesso tempo, non tutti i proprietari sospettano che agli animali domestici piaccia sgranocchiare i fiori e le piante di casa.
Di norma, un animale che ha mangiato piante viene portato dal veterinario a causa della presenza di sangue nelle feci, ostruzione gastrica o vomito: queste sono tre manifestazioni cliniche tipiche.
Nel primo caso, a causa degli spigoli vivi della pianta nello stomaco, un vaso potrebbe essere danneggiato, ma il veterinario sospetterà prima un'infezione, prescriverà un esame del sangue generale e i risultati mostreranno se c'è un'infiammazione. Quindi faranno un'ecografia e, molto probabilmente, vedranno un oggetto estraneo: una foglia o un gambo.
Avvelenamento da piante
Tuttavia, se un animale mangia una pianta tossica contenente elementi pericolosi, il quadro clinico cambierà e influenzerà le condizioni generali dell'animale. L'animale sarà letargico, rifiuterà cibo e acqua e non vorrà muoversi.
Altri segni possono indicare avvelenamento: diarrea, mancanza di coordinazione, mucose pallide, sanguinamento dalla bocca, dal naso e dall'ano. Possono apparire tutti insieme o separatamente.
È importante capire che una tale condizione può indicare una serie di malattie e, in ogni caso, richiede cure mediche urgenti.
Piante pericolose per gli animali
Consigliamo ai proprietari di animali domestici di verificare se in casa sono presenti piante presenti nell'elenco, ma per ora vi parleremo delle minacce più comuni che crescono nelle nostre case.
Oleandro
L'oleandro viene coltivato come arbusto in campagna o nel cortile. Tutte le parti dell'oleandro sono velenose a causa del contenuto di glicosidi cardiaci, sostanze da cui si ottengono farmaci cardiaci. Le parti ingerite della pianta causano problemi al cuore e al sistema nervoso centrale.
Azalea
Anche un piccolo pezzo di questa pianta ingerito può rappresentare una seria minaccia per cani e gatti. Le azalee contengono andromedotossine, che possono interferire con la funzione cardiaca. Un animale che mangia la pianta può manifestare vomito, diarrea, ritmo cardiaco anormale, convulsioni e debolezza.
Narciso
Queste bellissime piante sono velenose sia per i cani che per i gatti. L'ingestione di un pezzo della pianta, soprattutto della parte più tossica, il bulbo, può causare problemi gastrointestinali e un calo della pressione sanguigna potenzialmente letale. I narcisi contengono licorina, un alcaloide che può causare vomito, diarrea, aritmia cardiaca e difficoltà respiratorie.
Dieffenbachia
Gli steli e le foglie di questa popolare pianta d'appartamento contengono cristalli di ossalato di calcio, che distruggono la mucosa orale. Un animale domestico che ha ingoiato la pianta inizia a gonfiare la bocca, ha difficoltà a deglutire e respirare e vomita. Nei casi più gravi, la Dieffenbachia può portare al coma o causare danni al fegato e ai reni.
Giglio
Alcuni tipi di gigli, come i gigli tigrati, i gigli dorati e i gigli a fiore lungo, sono estremamente tossici per i gatti: in caso di avvelenamento è necessario agire immediatamente. Anche solo due o tre petali mangiati possono causare insufficienza renale acuta. Alcuni tipi di gigli sono tossici anche per i cani.
Ortensia
Questa comune pianta da giardino contiene glicosidi cianogenici che sono tossici per gli animali. Un'alta concentrazione di glicosidi si trova nelle foglie e nei fiori dell'ortensia. Se ingerita, la pianta può provocare vomito, diarrea e letargia.
Altre piante velenose:
Piante ornamentali: tra le più comuni nei climi caldi e secchi abbiamo l’Aloe le cui foglie, contenenti un composto chiamato barbaloina, possono causare diarrea sanguinolenta e incremento dell’urinazione nel cane.
Con l’ingestione dell’Anemone il cane rischia problemi gastrointestinali e, se assunta in grandi quantità, depressione respiratoria.
Le foglie dell’Anturio possono dare sintomi quali diarrea, emorragie, vomito e difficoltà respiratorie.
La Begonia è una pianta che nel suo insieme può generare intossicazioni nel cane, con gastroenterite facilmente risolvibile.
Anche tutte le parti del Crisantemo possono essere tossiche, soprattutto per il gatto, in quanto contengono piretrine, che possono dare disordini gastroenterici o sintomi più gravi quali depressione e incoordinazione.
Particolarmente pericolose anche le foglie e il fusto del Croton, simile alla Magnolia, che può dare nel cane febbre, eczemi, vomito, coliche e diarrea sanguinolenta.
Anche l’Edera, diffusa in tutta Italia, può causare nausea, diarrea, vomito, problemi respiratori, coma e perfino morte.
Pericoloso anche il Ficus, che può causare sintomi gastroenterici, come vomito e diarrea.
Anche il Glicine, se il cane ne ingerisce i semi o i baccelli, può portare diarrea, forte vomito e dolori di carattere addominale.
Il contatto con la Monstera può causare dermatiti o edemi a labbra e lingua; inoltre, genera ipersalivazione, problemi nella deglutizione, vomito, diarrea e, a volte, emorragie gengivali.
Anche il Mughetto può essere particolarmente velenoso per il cane e causare diarrea, aritmie, vomito, crampi e problemi respiratori.
Piante natalizie: la Stella di Natale è la prima incriminata, le sue foglie rosse possono provocare, sia nel cane che nel gatto, irritazione oculare, cheratiti, lacrimazione, congiuntiviti, stomatiti, vomito, scialorrea, diarrea. La prognosi è in genere favorevole con risoluzione dell’intossicazione. La seconda incriminata è l’Agrifoglio, pericolosa anche per l’uomo: le bacche rosse, se ingerite dal cane, possono provocare ipersalivazione, affaticamento, sintomi gastro-enterici per la presenza in esse di saponine, metilxantine e cianogeno, tutte sostante nocive.
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